1903 - Sculpture di nudi

Sculpture di nudi - 1903

TEMA

Una giovane donna conserva la posa durante alcuni secondi su un palcoscenico girevole. Mostra una serena nudità mentre incarna delle scene classiche della Bibbia: un’Eva che morde la mela presto raggiunta da un seducente Adamo. Queste sequenze alternano rapidamente dei soggetti mitologici, come l’atletico Ratto delle Sabine o l’Arianna cavallerizza che monta un uomo a quattro zampe tirandogli i capelli.
Il ritmo è talmente elevato che l’artista in erba deve avere un’incredibile destrezza manuale per schizzare le varie pose. A meno che questi studi di nudo non siano che un pretesto per sfuggire alle grinfie della censura…

Per evitare la censura, la telecamera e il modello devono restare immobili. Questo palcoscenico girevole è un ingegnoso stratagemma che permette di presentare i nudi sotto tutti i loro angoli. Oskar Messter (1866-1943) si riappropria della tecnica dei “Quadri viventi”, che permetteva al pubblico di osservare la nudità senza che ciò venisse considerato come riprovevole.

Oskar Messter ha, in effetti, già vissuto una spiacevole esperienza. “Gli è stato attribuito un solo film provocante” spiega Martin Loiperdinger, autore di un libro sul regista. “Si intitola La Bella Miranda dopo la lezione di equitazione. Un film per uomini del 1899 conservato oggi presso il Bundesarchiv Berlin. La censura l’aveva vietato”.
In questa versione di Akt-Skulpturen, i modelli non resistono tuttavia alla tentazione di abbozzare alcuni passi di danza o di cambiare graziosamente la posa. “Non mi ricordo di queste ultime scene più maliziose; la versione tedesca è stata forse parzialmente censurata” spiega prudentemente Martin Loiperdinger. “La Jugoslovenska Kinoteka di Belgrado possiede probabilmente una versione più lunga del film”.
I diritti di tutti questi film appartengono alla fondazione F.W. Murnau di Wiesbaden.

“L’articolo numero 1 della famosa filmografia del cinema muto tedesco di Lamprecht 1903 – 1930, è un cortometraggio realizzato dal pioniere del cinema Oscar Messter con il titolo Akt-Skulpturen, argutamente tradotto in serbo come il Il Balletto con i vestiti di Eva (The Ballet in Eve’s Costume). Secondo la descrizione, il film aveva sette intertitoli corrispondenti alle sette scene (tableaux). Messter aveva assunto una coppia di modelli scegliendola tra i migliori in circolazione in quel periodo a Berlino. I due posavano nudi su un palcoscenico rotante interpretando scene tratte dalla mitologia, dalla storia e dalla letteratura. Quei due corpi nudi dalle forme perfette erano il simbolo del “culto del corpo e della bellezza” così tanto amato dal popolo tedesco. Allo stesso tempo, l’intento commerciale di Messter era evidente: attrarre il maggior numero di spettatori verso questa neonata attrazione: il cinema teatro.
La copia in possesso di Jugoslovenska kinoteka è decisamente più lunga di quella menzionata nelle filmografie. Invece di sette scene ne contiene almeno quattordici (anche se l’ultima The Parting è andata distrutta). Ecco perchè non fu una sorpresa quando Lobster Films suggerì che l’unica copia di Akt-Skulpturen avrebbe dovuto essere presentata sul sito web di Europa Film Treasures, suggerimento accettato di buon grado da Jugoslovenska kinoteka.”

Estratto da From The Nitrate Picture Postcards (Catalogo del XI Nitrate Film Festival, pagina 20), Jugoslovenska Kinoteka of Belgrade, Aleksandar Sasa Erdeljanovic.
La musica originale di questo film è stata composta da Martin Loridan nel 2010, nell’ambito della partnership 2009-2010 con il CNSMDP (Conservatorio Nazionale Superiore della Musica e della Danza di Parigi).

Regia:.........Oscar Messter
Titolo Orig.:.Akt-Skulpturen. Studienfilm für bildende Künstler
Genere:......Corto - Erotico
Durata:.......4'40"
Produzione:..Germania 1903
Note:.........Bianco e Nero - Muto