Le bolle di sapone - 1911
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Mentre si prende gioco, in strada, della debolezza di un’anziana donna, un birbantello è immediatamente riaccompagnato a casa dall’adombrato poliziotto che lo ha sorpreso durante il suo cattivo scherzo. Attivato al domicilio materno, l’agente espone i fatti con veemenza, ma la piccola peste non cede, tenendo testa al poliziotto e schernendo la madre, che si lascia prendere dalla disperazione. Quand’ecco che delle bolle di sapone dallo strano potere divinatorio lo spingono a fare ammenda onorevole. Un film appartenente ai cataloghi della casa torinese fondata nel 1904 da Arturo Ambrosio.
Arturo Ambrosio (1869–1960), considerato con il padre dell’industria cinematografica italiana, installa a Torino, nel 1904, uno dei primi tre studi di produzione della penisola. Insieme al finanziatore Alfredo Gandolfi e al cineoperatore Roberto Omegna (1876–1948), quest’ottico e negoziante in macchine fotografiche crea allora quella che diverrà la ditta più importante e rappresentativa del cinema muto italiano degli anni ‘10. All’inizio, il suo catalogo è essenzialmente costituito da documentari, ma in seguito, a partire dal 1910, la società Ambrosio Film inizia a produrre degli adattamenti teatrali, delle opere epiche, come Gli ultimi giorni di Pompei (1908), e dei film d’azione.
Ambrosio sceglie la commedia per rivaleggiare con una delle altre due più importanti case cinematografiche italiane, l’Itala Film, che aveva assunto il celebre attore francese André Deed (1879-1931) per vestire i panni di Tontolini, eroe burlesco torinese. Ambrosio ingaggia allora l’attore spagnolo Marcel Fabre (1885-1927) per impersonare Robinet, creando così un personaggio comico di riferimento. In Le bolle di sapone, appare anche Ernesto Vaser (1876–1934), nei panni del poliziotto. Interprete degli albori, questo attore piemontese è alle origini di Fricot, altro personaggio comico di successo lanciato dalla casa.
Il settimanale newyorchese The Moving Picture World del 21 maggio 1911, eleva Le bolle di sapone al rango di capolavoro, grazie al suo carattere universale. Giovanni Vitrotti (1874-1966), uno dei principali collaboratori di Ambrosio, realizza il lavoro sull’immagine. È, tra l’altro, il fotografo de Gli ultimi giorni di Pompei e di Teodora (1919).
Ambrosio lascerà il mondo del cinema nel 1943, dopo aver prodotto circa 14 000 film.
Regia:.........Anonimo
Titolo Orig.:.Le bolle di sapone
Genere:......Corto
Cast:...........Ernesto Vaser, Maria Bay
Durata:.......5'33"
Produzione: .Italia 1911
Note:.........Bianco e Nero - Muto
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